Oggi le borse mondiali festeggiano con rialzi stellari il salvataggio in extremis delle due agenzie Fannie Mae e Freddie Mac. Un operazione fatta da Bush in piena campagna elettorale, dove i repubblicani, paladini del libero mercato, si sono improvvisati veterocomunisti decidendo di salvare queste due compagnie dal sicuro fallimento, iniettando nelle loro tasche tonnellate di dollari. Dollari pubblici, che ovviamente i contribuenti americani dovranno pagare.
Qualcosa non mi torna. Ma il libero mercato non si basa sul rischio dell'imprenditore, che in caso di successo si gode i mirabolanti guadagni, mentre in caso di fallimento va a zappare la terra? Invece pare che il concetto si sia invertito. Se l'imprenditore ha successo, si tiene la grana, mentre se fa cilecca ci pensa lo stato a parargli il culo. Ovviamente questo vale solo per i grandi finanzieri, non per la gente comune che deve rimanere libera di lavorare ai Mc Donald's a cinque dollari l'ora. In altre parole il comunismo è ormai appannaggio della grande finanza, mentre la plebe deve essere libera di razzolare nel libero mercato. Mah!
Qualcosa non mi torna. Ma il libero mercato non si basa sul rischio dell'imprenditore, che in caso di successo si gode i mirabolanti guadagni, mentre in caso di fallimento va a zappare la terra? Invece pare che il concetto si sia invertito. Se l'imprenditore ha successo, si tiene la grana, mentre se fa cilecca ci pensa lo stato a parargli il culo. Ovviamente questo vale solo per i grandi finanzieri, non per la gente comune che deve rimanere libera di lavorare ai Mc Donald's a cinque dollari l'ora. In altre parole il comunismo è ormai appannaggio della grande finanza, mentre la plebe deve essere libera di razzolare nel libero mercato. Mah!
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